Le priorità del Piano nazionale di ripresa e resilenza in Basilicata sono le grandi opere ferroviarie e stradali, che assorbono 700 milioni di euro, e che vedono in prima linea Rfi e Anas, per tutte le altre misure affluiranno in totale 1.584.826.656 di euro, comprensivi sia delle risorse del Pnrr che di quelle del Piano nazionale complementare.
Nel dettaglio, la Regione Basilicata è soggetto attuatore, con responsabilità diretta, per investimenti pari 304,5 milioni di euro, in prevalenza destinati a sanità, mobilità sostenibile, digitalizzazione e transizione ecologica.
Circa 205,2 milioni sono stati acquisiti, tramite bandi, dalle società partecipate per il sistema idrico e il ciclo dei rifiuti. A livello locale comuni e province hanno acquisito sui diversi bandi nazionali, 286,8 milioni di euro, per la tenuta e lo sviluppo delle comunità locali. Mentre è di 40 milioni la dotazione per Università e privati.
Sul fronte delle grandi opere ferroviarie, sul territorio ricade l’ammodernamento della tratta “Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto” che coinvolge 35 km lucani, la cui gestione è ministeriale. Particolare attenzione, in Basilicata, è rivolta alla realizzazione della nuova linea “Ferrandina-Matera La Martella” per un costo pari a 365,49 milioni (50 sul Pnrr), cresciuti di 64 milioni per le nuove tariffe. Con la realizzazione di un’opera attesa da anni, Matera non sarà più l’unico capoluogo di provincia non collegato alla linea nazionale ferroviaria. L’8 agosto 2022 è stato pubblicato il bando di gara e i lavori dovrebbero essere ultimati entro giugno del 2026.
Per quanto riguarda i progetti autorizzati, allo stato attuale uno dei progetti più importanti riguarda il comune di Rionero in Vulture (Potenza) che ha partecipato al Bando dei Borghi ed è stato finanziato per 26 milioni di euro per la rivalutazione dei Laghi di Monticchio. E alle 14 amministrazioni ricadenti nell’area del Vulture sono stati assegnati complessivamente, ciascuna per i propri progetti, 42 milioni di euro.